Elezioni presidenziali in America
In molti ci avete chiesto:
“Come vanno le elezioni?”
“Ma non vince chi ha più voti?”
“Come funziona il collegio elettorale?”
Con questo articolo spiegheremo un po’ la faccenda.
Ogni 4 anni i cittadini americani sono chiamati alle urne per votare, ma cosa? Ebbene, il popolo non vota direttamente un candidato specifico, bensì vota i cosiddetti grandi elettori che a loro volta eleggono o meno il Presidente degli Stati Uniti.
Per capire bene come funziona questo sistema di voto indiretto, bisogna capire le basi dell’ordinamento politico del Paese. Essendo gli Stati Uniti una repubblica presidenziale di tipo federale, il potere è suddiviso tra Presidente, Congresso, e Corti Giudiziarie Federali. Il governo federale ha lo scopo di organizzare gli stati, lasciando comunque un’ampia libertà e indipendenza a ciascuno dei 50 stati, consentendogli così di governare nei vari settori pubblici a livello statale. Anche se le competenze statali sono legiferate dalla Costituzione, i vari stati emanano comunque leggi su vari temi come ad esempio le droghe leggere, la pena di morte, e il porto d’armi.
Come funziona quindi la votazione negli Stati Uniti?
Ogni cittadino sopra i 18 anni può votare i cosiddetti “grandi elettori” del proprio stato e il Presidente è poi formalmente votato da quest’ultimi.
Ci sono in tutto 538 grandi elettori formati da 100 senatori e 435 rappresentanti, più i 3 elettori del Distretto di Columbia. Il candidato che si aggiudica 270 o più grandi elettori, sarà eletto Presidente degli Stati Uniti d’America per 4 anni, con la possibilità di un secondo e ultimo mandato per altri 4 anni nel caso vincesse anche le elezioni successive.
I vari stati hanno un numero diverso di grandi elettori, e la cifra varia a seconda della popolazione. Per esempio, la California ha circa 40 milioni di abitanti e possiede 55 grandi elettori, il Montana con circa 1 milione di abitanti ha 3 grandi elettori. La Florida 29, il Texas 38, e cosi via.
Quando si vota?
Una volta concluso il giorno delle elezioni (il 3 Novembre), si ha la suddivisione dei grandi elettori tra i due candidati alla presidenza. Definiti i grandi elettori, questi si riuniscono nel Collegio Elettorale degli Stati Uniti d’America nella capitale del proprio Stato, il lunedì seguente al secondo mercoledì di dicembre.
Prima della loro elezione, i grandi elettori hanno già espresso pubblicamente la preferenza tra i due candidati che devono poi confermare al momento della votazione in collegio.
Per legge gli è concesso di cambiare idea ma nella pratica non succede quasi mai. Questo è il motivo per il quale alla fine si ha il candidato vincitore ancor prima del successivo voto formale dei grandi elettori che è soltanto una prassi dall’esito scontato.
La votazione avviene a scrutinio segreto e i voti vengono inviati al Senato per il conteggio che si tiene il 6 Gennaio. Raggiunti i 270 delegati viene così sancita ufficialmente l’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti che si insedierà il successivo 20 Gennaio.
Quindi alla fine non è chi ha più voti che vince la presidenza, bensì chi ha più grandi elettori. Per esempio nelle elezioni del 2016 il repubblicano Donald Trump vinse conto Hillary Clinton con 306 grandi elettori contro i 232 della democratica anche se lei ottenne 3 milioni di voti in più.
Con questo articolo speriamo di aver risposto alle vostre domande.